Data: 11.07.2022
Ora: 20.00 - 21.00
Luogo: Mattatoio, Roma
proclivity è un'installazione sonora, attraverso cui SA Smythe cerca di rispondere alle esperienze occidentalizzate della modernità e alle errate rappresentazioni della "crisi"—del clima, delle migrazioni, della razza, del Sé—come punti binari fissi che potrebbero generalmente tendere verso un percorso lineare di progresso, piuttosto che rappresentare essi stessi punti di svolta che offrono dinamismo attraverso il loro costante sconvolgimento. Smythe mette insieme un ambiente sonoro, immersivo e intertestuale per evocare le geografie Nere e le loro tendenze trasformative. La performance lavora anche con e contro questioni di traduzione, liberazione e cattura. Chi siamo, e quando; perché ha importanza?
SA Smythe
è un poetǝ, artista transdisciplinare, traduttorǝ e teoricǝ criticǝ impegnatǝ nell'appartenenza Nera al di là di tutti i confini e nello studio di come gli archivi di altre possibilità vengono narrati, realizzati e ricordati. È curatorǝ di Troubling the Grounds: Global Configurations of Blackness, Nativism, and Indigeneity special issue for Postmodern Culture e autore della monografia di prossima pubblicazione Where Blackness Meets the Sea: On Crisis, Culture, and the Black Mediterranean e della raccolta di poesie Proclivity. Vincitorǝ del Rome Prize 2022, Smythe vive attualmente tra Roma e la terra occupata di Tongva (Los Angeles). È Senior Fellow presso il Center for Applied Transgender Studies e fa parte del consiglio consultivo del Center for Critical Internet Inquiry (C2i2). Attualmente professorǝ assistentǝ presso i dipartimenti di Gender Studies e African American Studies dell'UCLA, nel luglio 2022 Smythe entrerà a far parte della Facoltà di Informazione dell'Università di Toronto come professorǝ assistentǝ di Black Studies and the Archive.